OM E AMEN - DAL SANSCRITO ALL'ARAMAICO
Om, la Sillaba Sacra, è un termine
sanscrito che compare già nei Veda (i testi sacri degli Arii) dal XX
secolo avanti Cristo e forse molto prima.
Il simbolo rappresenta la Creazione dell'Universo e il suono dell'Om viene associato alla vibrazione primordiale dell'universo stesso
e di tutta la Creazione. |
|
L'Aum dei Veda è diventato la parola sacra Hum per i Tibetani, Amin
per i Musulmani e Amen per Egizi, Greci, Romani, Ebrei e Cristiani.
E' il suono
onnipervadente che proviene dallo Spirito Santo, l'invisibile
vibrazione cosmica, Dio nel suo aspetto di Creatore, la Parola o
Verbo della Bibbia, la voce della creazione, testimone della
presenza divina in ogni atomo.
Nella tradizione induista, il mantra Om è il più
famoso e potente. Si trova all’inizio di ogni mantra indiano ed è
considerato il mantra per antonomasia. Si crede che esso contenga,
nella propria vibrazione, la somma delle vibrazioni di tutti gli
altri mantra e che, come il Verbo per la tradizione cristiana,
costituisca una sorta di origine vibrazionale dalla quale ha avuto
inizio l’intero universo.
L’analogia tra le differenti tradizioni spirituali è piuttosto
forte. All’inizio del tempo, il Creatore sollecita il suo Spirito
immobile con il moto dei pensieri dando origine a un moto cosmico
intelligente, la vibrazione del pensiero, la consapevolezza. |
Nelle sue iniziali trasformazioni il moto cosmico diviene sempre più
forte e meno sottile fino a diventare luce e suono. Questo suono è reso spesso in modi diversi: non solo Om, ma anche
Hum – come lo si ritrova spesso in chiusura di altri mantra più
complessi – o anche Aum. In particolare la forma Aum si ritrova
anche nella tradizione islamica.
Anche la parola giudaico-cristiana Amen avrebbe la medesima origine
e potrebbe essere considerata la versione occidentale di Aum. Questa
viene adottata
come parola di chiusura nelle preghiere, utilizzo questo molto
simile a quella dell’Hum nelle scritture sanscrite.
Nell’antico Egitto esisteva una divinità chiamata Amon o Amun: il
“dio del respiro” ma anche “dio creatore” e “padre degli dei”.
Nella accezione cristiana la parola Amen
è la formula di affermazione per concludere una preghiera, come nel
messaggio di saluto di Mosè al popolo di Israele che si conclude in
ogni verso “...tutto il popolo dirà: Amèn” (Deuteronomio
27:14-26).
Nel Nuovo Testamento un’estensione del significato di Amen diviene
evidente nel discorso dalla Montagna: Amèn lego Hymin, “In verità vi
dico”. Alcune delle settantacinque volte in cui nei quattro Vangeli
si legge la parola Amen, introducono una pronuncia autoritativa di
Gesù.
Egli, dal momento che aveva l’autorità di esprimersi in questo modo,
era il Profeta. La parola profeta qui significa principalmente, non
colui che prevede, malgrado le parole di Gesù contengano molte
predizioni, ma colui che è autorizzato a parlare in nome di un altro
e a manifestare la Verità.
Nel discorso dalla Montagna, Gesù
asserisce: “Non pensiate che io sia venuto ad
abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per
dare compimento. In verità [Amen] vi dico: finché non siano passati
il cielo e la terra, non passerà della legge neppure uno iota o un
segno, senza che tutto sia compiuto” (Matteo 5:17-18).
Amèn deriva dal verbo "aman" che nel significato fondamentale
significa essere fermo/stabile.
Il senso profondo del termine è che la Fede è una iniziativa di Dio
il quale causativamente "fa stabile, rende fermo/sicuro" e di
conseguenza "gli si presta fede", in una parola "gli si crede".
Pertanto ogni qualvolta un credente dice "amen", deve avere la
consapevolezza che non recita una formula di chiusura di preghiera,
ma fa un'autentica, completa professione di Fede.
In una paroletta è racchiusa tutta la densità e intensità del
Credo.
I maestri ebrei solevano dire: quando non hai assolutamente tempo
per pregare come prescrive la legge, pronuncia la parola "Amen" che
racchiude tutta la preghiera e la Fede. Gli ebrei hanno dato un
valore profondo a questa parola formando un acrostico cioè altre
parole che iniziano con le consonanti della parola aramaica/ebraica
"Amèn".
Amèn in aramaico si scrive da destra verso sinistra:
In ebraico le tre consonanti formano le parole:
|
= |
|
(si legge:
El) |
Dio |
|
= |
|
(si legge: Melek) |
Re |
|
= |
|
(si legge: Naaman) |
Fedele |
Pertanto il Cristiano ogni volta che dice "amen",
afferma la fedeltà a Dio che è Colui che resta stabile/fermo nella
sua Alleanza in eterno e afferma la Fede, volontà di stabilità e
fermezza nel Dio dell'Alleanza che il credente professa re e unico
Dio.
|